Extrasistole: quali sono i sintomi e quando sono pericolose?

Tra i sintomi dell'extrasistole ce n'è uno inconfondibile: è una sensazione di colpo al petto, con una fase di vuoto immediatamente dopo. Ma cosa si nasconde dietro questo termine e quando le extrasistole sono pericolose per il cuore? Ce lo spiega il Direttore della Cardiologia 3- Elettrofisiologia.


Extrasistole: tra i sintomi il battito in anticipo

L’extrasistole è un battito cardiaco anticipato, differente dalla tachicardia. Quello che si percepisce soggettivamente non è in genere l’extrasistolia vera e propria ma è la pausa che segue al battito anticipato. Le extrasistoli sono il piu’ delle volte forme di aritmia semplice e possono manifestarsi a qualsiasi età, anche nei bambini soprattutto nella fase di crescita. Si riconoscono tre diverse tipologie di extrasistole, definite sulla base dalla loro sede di origine anatomica: gli atri, i ventricoli e la giunzione atrio-ventricolare. Le extrasistoli piu’ importanti in termini di sintomi e possibili conseguenze sono le extrasistoli ventricolari.


Extrasistole ventricolare e atriale

Nella maggior parte dei casi, ci riferiamo all'extrasistole atriale e all'extrasistole ventricolare, che non consegue ad una alterazione evidente o riconoscibile, compare in cuori del tutto normali e viene definita benigna.
Le extrasistoli atriali e ventricolari possono però essere conseguenti a malattie cardiache (vizi valvolari, malattia delle coronarie, cardiomiopatie ecc. ) e anche a patologie extracardiache quali la disfunzione della tiroide e del surrene, l’ipertensione arteriosa, il diabete, la gastrite e diverse altre.


Approfondire le cause dell'extrasistole

Quando le extrasistoli sono state identificate come “benigne” non è il caso di allarmarsi, è comunque importante tenerle sempre sotto controllo medico. Il problema può diventare più serio  quando le extrasistoli sono molto frequenti e comportano disagi nell’ambito della vita di relazione. In alcuni casi oltre alla percezione del battito irregolare si possono manifestare capogiri, vertigini e sensazione di respiro difficoltoso. Il problema è ancora più rilevante quando si associano a una patologia cardiaca identificata. In tutti questi casi sono richiesti esami piu’ approfonditi (non solo l'elettrocardiogramma) e la sorveglianza si intensifica per tenere sotto controllo le cause dell'extrasistole.