NIGUARDA OSPEDALE OLIMPICO
L’ospedale Niguarda diventa “ospedale olimpico” con la Delibera regionale n. 1827 del 31 gennaio 2024; nel testo della delibera si legge infatti che Niguarda è la “struttura pubblica di riferimento per gli aspetti organizzativi, di supporto ed esecutivi dei Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026”.
Niguarda è stato scelto come ospedale di riferimento per le Olimpiadi sulla base dei criteri individuati dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ovvero la garanzia della disponibilità di tutti i servizi sanitari e l’altissimo livello delle prestazioni, specialmente nell’ambito dell’emergenza urgenza. Per garantire questi servizi anche nel territorio vicino alle sedi di gara, Niguarda si avvale, come specificato nella delibera regionale, della collaborazione dell’ospedale Morelli di Sondalo e dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza. Il ruolo degli altri ospedali del territorio diventa quello di “ospedali partner” coordinati dall’ospedale olimpico. Tutto il sistema ha un unico obiettivo: garantire una rete completa ed efficiente di servizi sanitari sul territorio regionale per tutto il periodo dei Giochi Olimpici.
I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 2026
I Giochi Olimpici e i Giochi Paralimpici Invernali si terranno rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026 e, per la prima volta nella storia della manifestazione, l’evento non interesserà un unico polo, ma si articolerà sul territorio di più regioni: Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige. È il quarto evento olimpico che si svolgerà in Italia (dopo Cortina d’Ampezzo nel 1956, Roma nel 1960 e Torino nel 2006) e il terzo paralimpico (dopo Roma 1960, che è stata la prima edizione dei Giochi Paralimpici, e Torino 2006).
Quanti atleti e quanti spettatori
Sono attesi più di 3.500 atleti da 93 Paesi che si contenderanno 198 medaglie in 16 discipline Olimpiche (biathlon, bob, curling, combinata nordica, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità, salto con gli sci, sci acrobatico, sci alpino, sci alpinismo, sci di fondo, short track, skeleton, slittino, snowboard) e sei sport Paralimpici. biathlon paralimpico, curling in carrozzina, para ice hockey, sci alpino paralimpico, sci di fondo paralimpico, snowboard paralimpico.
Dall’analisi dei report conclusivi dei precedenti analoghi eventi (Torino 2006 e Pechino 2022) si può stimare la presenza di oltre 50 mila persone direttamente legate alla realizzazione dell’evento (closed loop), articolate come di seguito:
• Famiglia olimpica (Comitati olimpici, Federazioni sportive, CONI)
• Delegazioni olimpiche nazionali (atleti, allenatori, personale di supporto tecnico e sicurezza)
• Staff tecnico e organizzativo dei Giochi (incl. Operatori sanitari e Volontari)
• Operatori della comunicazione e della produzione radiotelevisiva (stampa, tv, radio, ecc.)
• Autorità degli Enti locali (Comuni, comunità montane).
E’ poi prevista una seconda popolazione di partecipanti all’evento:
· Popolazione locale direttamente e indirettamente coinvolta dalle attività previste dal programma.
· Pubblico (spettatori)
Sulla base delle precedenti esperienze e in considerazione del fatto che la Lombardia ospita nei due cluster di Milano e Valtellina il 50% delle sedi dei giochi, si stima un’affluenza complessiva giornaliera di circa 400 mila presenze medie.
Dove si gareggerà
Quella del 2026 sarà la prima edizione con ufficialmente due città ospitanti, ma anche la seconda in cui le cerimonie di apertura e di chiusura si terranno in due sedi differenti, dopo Sarajevo 1984 (in questo caso a Milano e Verona, sede anche della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi).
Oltre che a Milano e a Cortina d'Ampezzo, le gare si svolgeranno a Rho (MI), Assago (MI), Bormio (SO), Livigno (SO), Predazzo (TN), Rasun-Anterselva (BZ), Tesero (TN).
Il viaggio delle fiamme olimpica e paralimpica
La fiamma olimpica sarà ufficialmente accesa, come da tradizione, a Olimpia, in Grecia, il 26 novembre 2025, e da lì inizierà il suo lungo percorso verso i Giochi di Milano-Cortina. 63 giorni di viaggio, 60 città di tappa e 12 mila chilometri da percorrere toccando 20 regioni e tutte le 110 province della penisola portata da 10001 tedofori. Dopo l’accensione del sacro fuoco arriverà in Italia, a Roma, il 4 dicembre da dove, due giorni dopo, inizierà il suo percorso. Sarà a Napoli a Natale 2025 e festeggerà il nuovo anno a Bari, il 26 gennaio tornerà invece, dopo 70 anni esatti dalla Cerimonia d’Apertura dei Giochi del 1956, a Cortina d’Ampezzo e concluderà il suo tragitto a Milano facendo il suo ingresso allo Stadio di San Siro, la sera di venerdì 6 febbraio 2026 per l'inizio ufficiale delle Olimpiadi.
La Fiamma paralimpica, invece, verrà accesa il 24 febbraio a Stoke Mandeville in Inghilterra, storico luogo di nascita dello sport Paralimpico. Dopo l'accensione nel Regno Unito, animerà cinque Flame Festival dal 24 febbraio al 2 marzo a Milano, Torino, Bolzano, Trento e Trieste, con la cerimonia di unione delle Fiamme il 3 marzo a Cortina d'Ampezzo. Dal 4 marzo, la Fiamma raggiungerà Venezia e Padova, per fare il suo ingresso il 6 marzo all’Arena di Verona per la cerimonia di apertura dei Giochi paralimpici dopo aver percorso duemila chilometri passando nelle mani di 501 tedofori.
Le mascotte
Le mascotte dei XXV Giochi olimpici invernali di Milano e Cortina sono due ermellini, sorella e fratello, di nome Tina (diminutivo di «Cortina») e Milo (diminutivo di «Milano»). Le mascotte sono state scelte con un sondaggio pubblico sulla base di oltre 1.600 proposte, create da studenti italiani di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Tina e Milo, disegnati dagli studenti dell'Istituto Comprensivo di Taverna, in Calabria, hanno vinto con il 53% dei voti
Tina, la mascotte olimpica, ha il manto bianco, mentre suo fratello Milo, la mascotte paralimpica, ha il manto marrone ed è nato senza una zampa, ma usa la coda per aiutarsi a camminare. Gli studenti designer di Tina e Milo hanno spiegato che gli ermellini sono simboli di innocenza e purezza, e che i due colori di mantello diversi rappresentano dualità e diversità. Le due mascotte principali sono inoltre accompagnate da sei fiori di bucaneve, chiamati «The Flo».