ALLERGIE AL LATTE, MEGLIO LA SOIA?

L’allergia alle proteine del latte è una condizione che si verifica in circa il 3% dei bambini, prevalentemente durante il primo anno di vita, con l’introduzione del latte formulato per lattanti a base di proteine del latte vaccino o del latte vaccino stesso.
È diversa dall’intolleranza al lattosio, in quanto non si tratta di una difficoltà digestiva dovuta alla mancanza di un enzima. Come si può intervenire?

L’abbiamo chiesto a Costantino De Giacomo, Direttore della Pediatria. 


Quali rimedi adottare?

I bambini con reazione avversa alle proteine del latte vaccino possono assumere, su indicazione del pediatra, un latte speciale per questa patologia. Mi riferisco al latte a base di idrolisati proteici, in cui le proteine sono state “spezzettate in particelle più piccole”, tali da non essere, almeno in teoria, in grado di determinare l’allergia. Un’altra alternativa può essere il latte di soia, da prendere in considerazione, però, solo per bambini al di sopra dei 6 mesi di età. 


Ci sono altre bevande di origine vegetale che possono essere dei validi sostituti, come ad esempio il latte di riso?

Il latte di riso non esiste in natura e va fatta una distinzione di fondo: il latte a base di idrolisati di proteine del riso è da considerarsi idoneo per i bambini con un’allergia o intolleranza alle proteine del latte; invece il latte di riso, a base di acqua e farina derivante dallo stesso cereale, non è una buona alternativa al latte vaccino, si tratta, infatti, di una scelta scorretta dal punto di vista nutrizionale. 


E il latte ad alta digeribilità può essere un’alternativa?

Il latte definito “ad alta digeribilità” ha un bassissimo contenuto di lattosio, ma normali quantità di proteine di latte vaccino, pertanto non è adatto per i bambini che soffrono di allergia alle proteine del latte e derivati. 


Occhio alle etichette

Bisogna leggere attentamente le etichette di ogni cibo acquistato per verificare che non contenga l’allergene o suoi derivati. Occhi aperti perché le “sostanze incriminate” possono nascondersi in alimenti insospettabili come salsicce, wurstel, insaccati, ragù e legumi in scatola. Tra gli ingredienti da evitare:

  • aromi artificiali del burro, grassi del burro o grassi animali
  • caseina e caseinati di ammonio, di calcio, di magnesio, di potassio e di sodio
  • lattoalbumina, lattoalbumina fosfato e lattoglobulina
  • siero (proteine, concentrato, demineralizzato, delattosato)
  • aromi naturali
  • colorante e aroma caramello, E150 (caramello)
  • caglio
  • polvere di latte scremato
  • lattosio
  • alcuni sciroppi ricostituenti miscelati con latte

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