Angina pectoris

Che cos’è… l’angina pectoris?

Lo spiega il cardiologo Federico De Marco, Cardiologia 1


Di cosa si tratta?

L’angina pectoris è il sintomo di una sofferenza cardiaca dovuta ad un’ischemia miocardica, una condizione in cui l’apporto di sangue al cuore è insufficiente a soddisfare le richieste di ossigeno e di sostanze energetiche, fondamentali per poter svolgere la funzione di contrazione.


Che dolore!

Molti che l’hanno provata ne parlano come di una sensazione di sofferenza e dolore avvertita nel petto, dovuta il più delle volte a uno sforzo.
In genere la sensazione è quella opprimente dei problemi di cuore, ma nei casi che possono ingannare, può essere anche solo un senso di fastidio, di peso opprimente, che può estendersi verso il collo, verso la schiena o verso il basso in direzione delle braccia (più spesso al braccio sinistro).


Le cause

Alla base c’è quasi sempre un restringimento: le arterie che portano il sangue al cuore sono un po’ ostruite per la presenza di placche aterosclerotiche e se il miocardio sotto sforzo chiede più ossigeno, dalle retrovie non si riesce a soddisfare il fabbisogno. Ed ecco il dolore.


Come comportarsi?

Innanzitutto cercare conferme che il dolore sia dovuto a questo. A questo servono gli ecg, in particolare se eseguiti sotto sforzo. Ma se l’angina è persistente, grave o di recente comparsa, soprattutto se si presenta a riposo, è meglio vederci più chiaro, per esempio con l’angiografia coronaria (o coronarografia) che fornisce dati sul restringimento delle coronarie e su un’eventuale lesione del muscolo cardiaco.


Quali terapie?

L’angina può essere alleviata da farmaci che aumentano il flusso di sangue attraverso le coronarie e/o riducono il carico di lavoro del cuore sotto sforzo o può essere curata completamente con interventi tipo angioplastica o il by-pass.
 

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