Asma: l’infiammazione che colpisce i bronchi

L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree: i bronchi diventano molto sensibili agli stimoli più svariati, tanto che gli specialisti parlano di “iperreattività bronchiale”. 
L'asma è spesso associata all'allergia e ci vogliono delle indagini mirate per “smascherarla”.

 

Sintomi e cause

L’infiammazione riduce il calibro delle vie aeree e l'aria per passarci deve vincere una resistenza, come se a ogni atto del respiro il paziente dovesse gonfiare un palloncino. Questa difficoltà si manifesta come un senso di oppressione, costrizione al torace, fame d'aria e spesso si sentono dei sibili mentre si respira. 

Non si conoscono con certezza le cause dell'asma bronchiale.
Sicuramente esiste una predisposizione genetica ma anche i fattori ambientali e le infezioni delle alte vie respiratorie in età pediatrica giocano un ruolo importante. 
Anche avere un raffreddore che non passa mai aumenta il rischio di sviluppare l'asma, così come il fumo passivo e l'esposizione alle sostanze irritanti atmosferiche.

 

Diagnosi

Il primo accertamento in caso di sospetto è la spirometria, che misura il passaggio dell'aria dalla bocca al polmone e viceversa. 
Tuttavia quando non è in corso una crisi l’esito dell’esame può risultare normale. 
Allora si procede con un test che simula uno stimolo che provoca l'episodio asmatico: il test di broncostimolazione con metacolina. Se l’esame risulta positivo è molto probabile che si tratti di asma. 
La diagnosi delle possibili cause viene poi completata con i test allergologici e la visita dall'otorinolaringoiatra.

 

Farmaci

Le terapie si basano sull’utilizzo di due diverse classi di farmaci: quelli per i sintomi e i farmaci di fondo. I primi sono i broncodilatatori ed hanno soltanto una funzione sintomatica, i secondi sono i farmaci anti-infiammatori e sono alla base della terapia per tutte le forme di asma. Questi farmaci sono gli unici a proteggere i pazienti dall’aggravarsi dei sintomi, dal peggioramento della funzione polmonare e, in molti casi, dalle complicanze della malattia.

 

Un vaccino può servire?

Se l'asma è associata a una allergia dovuta ad uno o due allergeni respiratori, per esempio la polvere o il fieno o la parietaria, il trattamento iposensibilizzante (vaccinazione) è consigliato. Questo si può effettuare per mezzo di iniezioni sottocutanee o per via sublinguale. Per avere risultati buoni e duraturi la terapia deve protrarsi per 3-4 anni.

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