Autismo: un centro per fare breccia

Negli ultimi anni c’è una sensibilità diversa, più attenta e condivisa, ed è un po’ come se si fosse riusciti ad aprire una breccia.
 A Niguarda la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza si occupa di questi casi e all’interno della struttura opera un centro specifico che con percorsi personalizzati (dalla diagnosi al trattamento) è un supporto per i piccoli pazienti e per le loro famiglie.


Autismo, che cos’è

Definire cosa sia la patologia non è facile anche nella terminologia. Si parla, infatti, più che di autismo di “disturbi dello spettro autistico”, come ricorda anche l’ultima edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Dsm V), che riunisce sotto questa “etichetta” patologie prima afferenti a categorie diverse, come ad esempio la sindrome di Asperger, la sindrome di Rett, il disturbo disintegrativo della fanciullezza e il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato. Il comune denominatore è lo sviluppo neurologico alterato, che assume caratteristiche diverse da caso a caso e il termine “spettro” si riferisce proprio a questa variabilità ad ampio raggio.


Trasversale ad ogni latitudine, colpisce più i maschi 

L’autismo non sembra presentare prevalenze geografiche né tanto meno etniche. E’ stato descritto in tutte le popolazioni del mondo, di ogni razza o ambiente sociale. Presenta invece una prevalenza di sesso, in quanto colpisce i maschi in misura da 3 a 4 volte superiore rispetto alle femmine, differenza che aumenta ancora di più se consideriamo solo i casi di Sindrome di Asperger. Solitamente l’esordio avviene entro i primi 3 anni di vita e le stime indicano che in Italia interessa circa 1 bambino ogni 150


L’impatto della patologia

Le aree prevalentemente interessate da uno sviluppo alterato sono quelle relative alla comunicazione,  all’interazione sociale e al gioco funzionale e simbolico - spiega la Responsabile del Centro Semiresidenziale per i Disturbi dello Sviluppo e Autismo Infantile -. Tutti questi aspetti possono associarsi a un ritardo mentale che può essere di grado lieve, moderato o grave. Anche se esistono forme in cui il funzionamento cognitivo è nella norma, come ad esempio nella sindrome di Asperger”. L’autismo è una condizione permanente, ma ciò non significa che gli interventi terapeutici, soprattutto se precoci (e quindi se la diagnosi è tempestiva), non possano apportare dei miglioramenti nella vita del paziente e nel suo sviluppo. 


Un centro a Niguarda

Nel solco di approcci sempre più personalizzati si inserisce l’attività del centro di Niguarda. “L’équipe operativa - illustra la specialista- è di tipo multidisciplinare e si avvale del contributo di più specialisti: neuropsichiatri, psicologi, logopedisti, neuropsicomotricisti ed educatori. Il trattamento segue un percorso di tipo cognitivo comportamentale e punta sul coinvolgimento anche di mamma, papà e degli insegnanti. Il parent training è, infatti, la formazione dei genitori per renderli coterapeuti con un ruolo attivo nel trattamento dei propri figli. Si tratta in pratica di aiutarli a capire il bambino sotto tutti gli aspetti e di insegnare loro le stesse strategie applicate dagli operatori”. Per fare breccia in quel muro d’isolamento eretto dalla patologia serve anche questo.


Progetto AUTER

Rimane, comunque, una difficoltà nella gestione delle forme di autismo ad alto funzionamento da parte delle strutture sanitarie, vista talora la difficoltà nel raggiungimento della diagnosi. Per questo, Regione Lombardia ha deciso di mettere un punto a questa situazione attraverso il progetto AUTER, che si pone come obiettivo la programmazione di una risposta territoriale specializzata nel trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico e, di conseguenza, non più solo ospedaliera o propria di specifici centri. Il progetto è in via di definizione ed è rivolto in particolare a persone con disturbo dello spettro autistico in età adolescenziale (over 17 anni) e adulta e alle loro famiglie.

Equipe funzionale integrata ASD Progetto AUTER

- Mauro Percudani, Responsabile scientifico (Direttore Psichiatria 1, ASST Niguarda)
- Lara Malvini (Psichiatra, Psichiatria 2, ASST Niguarda)
- Aglaia Vignoli (Direttore Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, ASST Niguarda)
- Paola Olgiati (Neuropsichiatra, Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, ASST Niguarda)
- Sonia Ribera (Responsabile Servizio fragilità e disabilità, ASST Niguarda)
- Alessandro Oriani (Medico internista , Medicina interna ad indirizzo geriatrico, ASST Niguarda)
- Alice Cerliani (Assistente Sociale, Psichiatria Centro Psicosociale e Centro Diurno Corso Plebisciti, ASST Niguarda), 
- Majra Cannavacciuolo (Assistente Sociale, Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, ASST Niguarda)
- Gabriella Ferrari (Assistente Sociale CUDP), 
Marta Castelli (Assistente Sociale, Casa di Comunità "Villa Marelli, ASST Niguarda)  
- Laura Lorenzoni, Silvia Esposito (Rappresentanti MMG)
- Luciano Cattaneo (Spazio Aperto Servizi)
- Antonio Bachechi (Cooperativa Cascina Biblioteca)
- Igino Zizzi (Cooperativa Cascina Biblioteca)

Equipe specialistica psichiatrica Progetto AUTER

- Annamaria Arvati, Referente del progetto (Psicologa Psicoterapeuta, Psicologia Clinica, ASST Niguarda)
- Lara Malvini (Psichiatra, Psichiatria 2, ASST Niguarda)
- Rachele Contini (Tecnico Riabilitazione Psichiatrica, Psichiatria, ASST Niguarda)

Contatti Progetto AUTER

Email: dsm@ospedaleniguarda.it
Telefono: 02 6444.2512/5455

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