Cambia il codice colori in pronto soccorso

Un colore in più per valutare ancora meglio i pazienti

Sono entrate in vigore alla fine dell’estate a Niguarda le nuove Linee di indirizzo per il triage del pronto soccorso. La novità, che nel giro di poco tempo si allargherà a tutti i pronto soccorso della Lombardia, riguarda l’inserimento di un colore in più per valutare in maniera ancora più efficace i diversi livelli di gravità e di priorità dei pazienti.

Si passa, quindi, da 4 a 5 colori, a cui corrisponde un diverso grado di urgenza. “L’obiettivo è definire ancora meglio le specifiche necessità dei pazienti, per garantire a tutti un’assistenza tempestiva e appropriata in base alle loro condizioni mediche- indica Filippo Galbiati, Direttore della Medicina D’Urgenza e pronto Soccorso-”. 

Questo perché in Pronto Soccorso ha la precedenza il paziente più grave, non chi arriva primo.
Ecco i nuovi colori e il loro significato:
1. Rosso – critico: interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali.
2. Arancio – acuto: funzioni vitali a rischio.
3. Azzurro – urgenza differibile: condizione stabile con sofferenza, che solitamente richiede approfondimenti diagnostici e visite complesse.
4. Verde – urgenza minore: condizione stabile senza rischio evolutivo che richiede prestazioni terapeutiche semplici.
5. Bianco – non urgenza: problema non urgente, soggetto al pagamento del ticket.

Nel referto di dimissione, inoltre, non è più indicato il colore, ma la definizione di priorità: critico (emergenza), acuto (urgenza), urgenza differibile, urgenza minore, non urgente.

Nel mese di maggio 2023 a Niguarda è stata introdotta, inoltre, la prima figura infermieristica dedicata all’accoglienza, comunicazione e relazione con i pazienti e i parenti in attesa in Pronto Soccorso: il Caring nurse.

Il tempo trascorso in attesa, con i “vuoti di informazione” rispetto al percorso di cura del proprio caro, sono spesso motivo di preoccupazione, ansia e frustrazione. Fino a scaturire, in casi estremi, in rabbia e tensione contro il personale sanitario. Per dare una risposta adeguata a questo “bisogno di sapere” (se il proprio parente sta bene, se si riprenderà presto, se dovrà essere operato o ricoverato) a Niguarda è stata introdotta la figura dell’infermiere Caring nurse, con il compito di rappresentare il riferimento a cui rivolgersi.

Dopo i primi tre mesi, sono stati raccolti alcuni dati per rilevare gli effetti e la soddisfazione circa l’attività e risultati raggiunti dal progetto. È emerso che per il 94% dei pazienti e dei familiari si è ridotto il livello di ansia e preoccupazione durante l’attesa in Pronto Soccorso. Anche gli episodi di aggressione nei confronti del personale sanitario sono diminuiti, così come le segnalazioni dei pazienti riguardo difficoltà di relazione e comunicazione con i professionisti sanitari.
 

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