Colazione: se si salta tutti i giorni, a rimetterci potrebbe essere la linea

Sono sempre di più quelli che ogni mattina al grido di “è tardi, è tardi” optano per un salto in stile canguro della colazione. Qual è però la cosa corretta da fare dal punto di vista nutrizionale?

 

Si sente spesso dire che la colazione non va mai saltata, è così?

Sì, è un pasto fondamentale, ci dà l'energia giusta per affrontare le nostre attività quotidiane, la scuola o il lavoro. È importante non saltarla perché quando ci svegliamo abbiamo alle spalle tante ore di digiuno, quelle della notte, quindi il nostro organismo ha necessità di mangiare. Con il primo pasto della giornata si dovrebbe assumere circa il 20% del fabbisogno giornaliero.

 

È vero che chi la salta può avere una maggiore tendenza ad ingrassare?

Sì, questo perché la sensazione di fame si accresce nel corso della giornata e questo aumenta il rischio di riempire questo vuoto con del cibo spazzatura, come gli snack confezionati che sicuramente sono pronti all'uso, ma con apporti calorici consistenti. Si rischia così di sforare il fabbisogno giornaliero.

 

Meglio il dolce o il salato?

La colazione dovrebbe apportare i principali nutrienti. Quindi proteine, carboidrati e lipidi. Per cui se si rispetta questa composizione, va bene sia l'uno che l'altro. Di solito, però, con il salato si intende un pasto a base di uova e affettati. Vista l'alta componente di grassi, è meglio consumare una colazione del genere non tutti i giorni, ma solo saltuariamente.

 

Qual è la composizione di una colazione-tipo?

Dei latticini come latte o yogurt, per avere sia le proteine che una componente lipidica non eccessiva. A questo affiancare dei carboidrati come biscotti, fette biscottate, pane o cereali, insieme ad una componente più zuccherina come miele, marmellata, della frutta fresca o una spremuta. Così abbiamo il carburante giusto per affrontare la mattinata.

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