CONTATTOLOGIA Lenti a contatto "taglia small"

Montatura azzurra per lui, rosa per lei, oppure… oppure lenti a contatto!
La contattologia, infatti, è diventata negli ultimi anni una pratica comune anche per gli occhi dei più piccini. Grazie all’introduzione di nuovi materiali, sempre più sicuri e tollerabili, miopia, astigmatismo e ipermetropia nel bambino possono essere corretti senza dover ricorrere agli occhiali con una serie di vantaggi in più: la lente a contatto permette una visione migliore sia perché annulla la distanza occhio-lente, sia perché segue l’occhio in tutti i suoi spostamenti. Un miglior comfort visivo è inoltre garantito nell’attività sportiva, situazione in cui gli occhiali potrebbero limitare la libertà di movimento del bambino.

Ne parliamo con Elena Piozzi, Direttore dell'Oculistica Pediatrica

Non solo vizi refrattivi, in certi casi l’indicazione della lente a contatto è d’obbligo, come ad esempio per il cheratocono, una malattia degenerativa che determina un progressivo sfiancamento della cornea. In questo caso la lente oltre a correggere l’astigmatismo conseguente, svolge un’importante funzione di contenimento, opponendosi allo sfiancamento.

Mettere e togliere le lenti, se il bambino è troppo piccolo saranno mamma e papà a farsene carico:
“Sarò in grado?”. O ancora: “Non gli farò male?”. Spesso questi sono i dubbi che attanagliano i genitori nel loro delicato compito. Per fornire un supporto e dare le risposte a queste domande è nato a Niguarda l’ambulatorio di contattologia :è importante che il genitore sia motivato e preparato, bisogna ricordare loro elementari pratiche di igiene e di buona conservazione delle lenti; dopo di che si passa alla tecnica di posizionamento e rimozione, un vero e proprio training che inizia in ambulatorio per poi proseguire a casa con i piccoli. Non solo togliere o mettere, raccomandiamo ai genitori anche un monitoraggio frequente perché può capitare che la lente si sposti nel corso della giornata a causa di uno strofinamento degli occhi da parte del bambino.

E la contattologia può essere d'aiuto anche per i neonati. L’indicazione per le lenti a contatto, infatti, può essere una valida alternativa nei pazienti che a causa di una cataratta congenita hanno subito la rimozione del cristallino a pochi mesi dalla nascita. Esistono casi in cui si deve posticipare l’impianto di un cristallino artificiale, nel periodo d’attesa, molto spesso, è indicato l’utilizzo di lenti a contatto protettive.

Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica.

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