DISTORSIONE DEL GINOCCHIO

La distorsione è l’evento traumatico più frequente che si registra in ambito sportivo. Alla base ci può essere uno scontro diretto con un avversario ma anche un appoggio non corretto sul terreno o un movimento anomalo dell’articolazione che causa la lesione. Questo può provocare un danno a uno o a più legamenti. Ci può essere anche un interessamento dei menischi e del piano articolare cartilagineo.


Sintomi e misure di primo intervento

Di solito il ginocchio si gonfia, al di sopra della rotula. Può, poi, diventare caldo e dolorante tanto da non riuscire più a piegarlo.
Al Pronto Soccorso si procede con una radiografia per capire in quale punto si è verificata la lesione, utile anche per accertarsi di eventuali interessamenti ossei. Dopo di che il ginocchio va immobilizzato per 4 o 5 giorni.
Non c’è bisogno di ricorrere al gesso, ma è necessario muoversi con le stampelle per non caricare l’articolazione, prendendo gli anti-infiammatori e raffreddando l’area interessata con il ghiaccio. In caso si sospetti una lesione ai menischi o ai legamenti è bene sottoporre il paziente ad una risonanza magnetica. Se l’esame non conferma queste situazioni saranno sufficienti il riposo e la riabilitazione per il recupero

 

Menisco e legamenti

Se si verifica la lesione o di un menisco o dei legamenti si procede con la chirurgia (in artroscopia in regime di day hospital).
Per quanto riguarda il menisco si accede da due mini-incisioni vicino alla rotula, si entra con una telecamera a fibre ottiche all’interno del ginocchio e si ridà alla fibrocartilagine meniscale la forma originaria pre-infortunio, andando a togliere se necessario la parte lesionata. In caso di rimozione totale, oggi possiamo sostituire la fibrocartilagine con dei menischi sintetici fatti di bio-materiale, oppure si può procedere con un vero e proprio trapianto da donatore cadavere. Generalmente queste tecniche vengono adottate per pazienti molto giovani.

Anche l’intervento ai legamenti in artroscopia e la procedura richiede un ricovero di circa 3 giorni.
Ci sono diverse tecniche ricostruttive a disposizione. Nella maggior parte dei pazienti si procede ad un prelievo tendineo “autologo”, cioè del paziente stesso.
Ma in alcuni casi si può propendere per un innesto con un legamento sintetico o per il trapianto tendineo da cadavere.
I tempi di recupero, con le variabili riferite all’età del soggetto ed alla forma fisica, sono di circa 25-30 giorni per il ritorno all’attività lavorativa, e di 6 mesi per il ritorno all’attività sportiva agonistica.
Molto importante per favorire la ripresa è la riabilitazione con il fisioterapista ed il lavoro con un preparatore in palestra.

 

Ortopedia eTraumatologia

circa 100 gli interventi di ricostruzione dei legamenti che si eseguono ogni anno a Niguarda. Sono più di 300 quelli effettuati per il menisco. Da alcuni anni, inoltre, è attivo un ambulatorio di Traumatologia dello Sport che segue agonisti e praticanti amatoriali.
Più in generale gli specialisti dell’Ortopedia e Traumatologia hanno sviluppato una particolare esperienza nell’intervento precoce del paziente politraumatizzato/polifratturato: dal bambino all’anziano, in cui spesso si rende necessario operare in regime di urgenza ad équipe congiunte...>>

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