Emergenza sangue: quando i donatori vanno in vacanza

Non per tutti estate vuol dire vacanze. I malati non vanno in ferie.
E gli ospedali non chiudono mai.

L’estate  è un periodo particolarmente “magro” per chi ha bisogno di trasfusioni ematiche.
I donatori abbandonano le città per i luoghi di villeggiatura.
E il sangue è difficile da trovare come l’acqua nel deserto…

I grossi centri ospedalieri come la Ca’Granda rappresentano importanti utilizzatori di sangue, soprattutto per i pazienti sottoposti a chemioterapia, per i trapianti di organo e nelle situazioni di emergenza chirurgica o medica come la terapia intensiva o il pronto soccorso.

Ad oggi, l’unica fonte di sangue è rappresentata dalle donazioni, che arrivano agli ospedali attraverso un circuito di centri di raccolta dislocati su tutto il territorio regionale.
La Lombardia è una delle poche regioni che riescono ad essere autosufficienti, provvedendo autonomamente a soddisfare il proprio fabbisogno di sangue e componenti ematici.

Ma non senza difficoltà. Le donazioni infatti non garantiscono un flusso costante di sangue.

I donatori vanno in vacanza, ma i malati no.

E nel periodo estivo la difficoltà di reperire quantità sufficienti di sangue si fa sentire.
 


La donazione di sangue è un atto volontario e altruista, che permette non solo di aiutare altre persone, ma è un’occasione utile per il donatore che può sottoporsi a un piccolo check-up gratuito.
In un certo senso è come unire l’utile al dilettevole….

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