Epilessia maschile e femminile

Differenze tra uomini e donne

Lo psicologo John Gray affermava: “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”. Eppure, per quanto riguarda l’epilessia, la letteratura non prende delle posizioni così nette, anzi. Sembra davvero però che i cervelli maschile e femminile evidenzino molte più differenze di quanto si possa pensare, sia per quanto riguarda la risposta ai farmaci che per l’espressione della malattia stessa.
 

SOMIGLIANZE
 

La Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) riporta che in Italia vi sono circa 600 mila persone con epilessia. Nonostante il numero di uomini con Epilessia sembri essere leggermente superiore rispetto alla popolazione femminile, la numerosità è abbastanza omogenea in entrambi i sessi.

Anche la compromissione della quotidianità è molto simile: le crisi epilettiche consistono in scariche elettriche anomale a livello dei neuroni cerebrali, che possono causare episodi totalmente diversi, da semplici manifestazioni percepite solo dal paziente, a crisi con la perdita di coscienza fino a crisi con caduta e convulsioni. La loro imprevedibilità si ripercuote drammaticamente nei diversi ambiti di vita del soggetto, soprattutto quello lavorativo e scolastico, dove ancora oggi molte persone con epilessia subiscono discriminazioni.

Tra le varie sfere della quotidianità, non può non rientrare quella della sfera sessuale e riproduttiva: i farmaci possono interferire con il ciclo ormonale e con il sistema nervoso centrale, creando un effetto “sedativo” che può ridurre il desiderio e rendere l’intimità meno soddisfacente sia per gli uomini che per le donne. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato come la terapia farmacologica, insieme a fattori psicologici e sociali concomitanti, influenzi anche la fertilità, portando molti a rinunciare al sogno di diventare genitori.

Anche il trattamento solitamente non cambia: la prima strategia consiste nell’approccio farmacologico e nella somministrazione di farmaci anticrisi volti a stabilizzare le proprietà elettriche della membrana delle cellule nervose. Se la diagnosi è precoce e corretta, infatti, la patologia può essere tenuta sotto controllo circa nel 70% dei casi, con un 30% di forme farmacoresistenti. Anche in questo caso, la letteratura non evidenzia differenze di genere nella risposta farmacologica, se non per quanto riguarda la scelta terapeutica. I farmaci possono infatti modificare l’assetto ormonale e, soprattutto nelle donne, contribuire allo sviluppo di diverse problematiche, come l’ovaio policistico. Anche la scelta di una terapia anticoncezionale va fatta tenendo conto delle possibili interazioni con i farmaci anticrisi. Inoltre la gravidanza va attentamente programmata, poiché alcuni farmaci anticrisi possono provocare malformazione del feto. Quindi non solo va cercata la terapia più sicura prima del concepimento, ma la donna con epilessia va seguita attentamente dal ginecologo e dall’epilettologo per tutta la gravidanza e nel puerperio. Utile anche iniziare ad assumere acido folico nei mesi che precedono la gravidanza.
 

DIFFERENZE
 

Esiste solo una modesta differenza tra l’epilessia maschile e quella femminile, in modo particolare nell’età di esordio delle manifestazioni e nella capacità e sensibilità di rispondere a eventuali farmaci. A fare la differenza sono i neurotrasmettitori, in particolare i recettori ormonali, in grado di modificare l’attività elettrica e facilitare la comparsa delle crisi. Questo è il motivo per cui nelle donne le crisi tendono a manifestarsi nella fase premestruale o durante l’ovulazione (epilessia catameniale), mentre durante la gravidanza e dopo la menopausa possono aumentare, diminuire o, addirittura, restare invariate.

Ci sono comunque delle regole che valgono per tutti, a prescindere dal genere: innanzitutto, è indispensabile assumere i farmaci quotidianamente senza brusche interruzioni per evitare l’insorgenza di nuove crisi epilettiche. Inoltre, è importante che chi soffre della patologia si impegni nel cercare di rispettare una dieta equilibrata ricca di calcio e vitamina D, mantenere il peso forma, prediligere l’attività fisica all’aria aperta ed evitare fumo e alcool.

 

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