Ernioplastica inguinale

L’ernia inguinale rientra nel quadro più ampio delle patologie che possono interessare la parete addominale.
Questa struttura, composta da più fasce muscolari, è quella che racchiude la cavità addominale. Può succedere per diversi motivi che questa parete si indebolisca in alcuni punti favorendo la fuoriuscita di quello che è contenuto al suo interno.
Nel caso dell’ernia inguinale ad andare fuori sede può essere del tessuto adiposo, una parte d’intestino o di altri organi come la vescica.

Colpisce circa il 4-5% della popolazione mondiale, per la maggior parte uomini. Il rapporto maschi-femmine è infatti di 8 a 1, anche se gli esperti ci dicono che il divario negli ultimi tempi si sta riducendo. Questa maggiore predisposizione maschile ha una precisa causa anatomica, nel maschio infatti la presenza del funicolo spermatico, che consente la discesa del testicolo dalla cavità addominale alla sacca scrotale durante lo sviluppo del feto, aumenta la possibilità di fuoriuscita dell’ernia inguinale. Guardando le statistiche di oggi, comunque, la problematica interessa sempre di più anche le donne, questo dato è sicuramente da mettere in relazione con l’aumento della vita media e il cambio degli stili di vita come ad esempio l’abitudine a praticare un’intensa attività sportiva o il fumo.

 

Cause

Può essere causata da più sforzi fisici ripetuti nel tempo, da una tosse persistente, da stipsi. Ci sono anche dei fattori di rischio a cui prestare attenzione come l’obesità, il fumo, l’asma e il diabete. Sono tutte condizioni che aumentano la probabilità di andare incontro ad un’ernia inguinale. Nella donna possono predisporre le gravidanze ripetute, così come l’eccessiva magrezza.

 

Sintomi

Si osserva un rigonfiamento a livello dell’inguine che assume dimensioni differenti nelle diverse fasi della giornata. Ad esempio quando ci si alza al mattino non si nota. Ma se il paziente ha lavorato, ha camminato, si è affaticato, allora il rigonfiamento diventa più pronunciato. Inoltre massaggiando l’area interessata il gonfiore si riduce. Se questo non avviene, è bene consultare il proprio medico di famiglia che può inviare il paziente agli ambulatori specialistici o al pronto soccorso a seconda della gravità del caso.

 

Trattamenti

L’intervento, tranne casi particolari, molto rari, è sempre condotto in regime di day surgery, per cui il paziente entra in ospedale la mattina e rientra a casa la sera. Generalmente si procede con la chirurgia aperta : in anestesia locale e con una blanda sedazione si pratica un’incisione a livello del canale inguinale. Così si riporta in sede l’ernia fuoriuscita, si ricostruisce la parete e quindi si posiziona una protesi, ovvero una piccola rete di rinforzo, che viene fissata con suture o colle chirurgiche. Per le ernie inguinali bilaterali (ad entrambi gli inguini), l’intervento si realizza in genere con la chirurgia video-laparoscopica.

 
 
 
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