HPV test o PAP test?

Lo Human Papilloma Virus (HPV), con le sue oltre 120 tipologie finora accertate, è uno dei virus a trasmissione sessuale a più alta incidenza nella popolazione mondiale, al punto che il Center for Disease Control and Prevention statunitense riporta che circa l’80% delle donne e il 50% di uomini contrae una forma di HPV nel corso della propria vita, in particolare tra i 20 e i 40 anni.

Le infezioni genitali da HPV sono state classificate in due sottogruppi in base al grado di aggressività del virus: abbiamo la forma “a basso rischio”, che può rimanere asintomatica e risolversi spontaneamente o causare la comparsa di condilomi nelle zone genitali (ovvero escrescenze della pelle di tipo verrucoso); e la forma “ad alto rischio”, che invece può causare l’insorgenza di tumori quali il cancro al collo dell’utero, nelle donne, o del pene, negli uomini.

 

Dopo diversi anni di studi sul campo, il test Hpv si è dimostrato un valido alleato per lo screening del Papilloma virus. Gli esperti gli riconoscono una maggiore sensibilità rispetto al Pap test. Nonostante il vecchio esame sia infatti un ottimo strumento per la diagnosi, il test Hpv ha dimostrato di essere in grado di identificare più precocemente le lesioni della cervice uterina che possono degenerare e, quindi, dare origine a un tumore.

 

Ma questo potrebbe far pensare ad un pensionamento per il Pap test?

Per sciogliere ogni dubbio abbiamo chiesto il parere dell’esperto

 

Dottore, è proprio così, si può pensare a un avvicendamento del Pap test in favore dell’Hpv test?


Il test Hpv costituisce un progresso notevole nella diagnostica dell’infezione genitale da Hpv. Ha dimostrato la grande diffusione del virus nelle sue differenti varianti, i cosiddetti sierotipi, e riesce a mettere in evidenza le infezioni provocate dai ceppi ad alto rischio oncogeno. Ci vorranno ancora però molti anni prima che riesca a sostituire il vecchio Pap test che, peraltro, ha un innegabile vantaggio: oltre ai virus, evidenzia direttamente infezioni fungine, batteriche, erpetiche, protozoarie, stati infiammatori, lesioni preneoplastiche e neoplastiche.


In cosa consiste l’Hpv test e quali sono le principali differenze con il Pap test?


Il Pap test è un esame citologico classico con preventiva colorazione del vetrino e osservazione tramite microscopio. Richiede una buona esperienza e preparazione del citopatologo che legge e interpreta il vetrino. Il test Hpv usa delle sonde molecolari che evidenziano l’infezione cellulare del virus riuscendo a stabilire il sierotipo e la relativa pericolosità oncogena. Non dipende dal fattore umano e presenta criteri di standardizzazione maggiore. I prossimi anni vedranno una progressiva integrazione e sinergia dei due test. per dare risposte più sicure e interpretazioni più accurate nelle infezioni genitali da Hpv.


Ma nella pratica clinica ci sono dei casi in cui si preferisce l’Hpv test?


Il test Hpv risulta molto utile nel valutare e indagare alcuni tipi di lesione, in particolare quelle displastiche della cervice uterina che possono presentare prognosi peggiore se infettate da ceppi virali Hpv ad alto rischio.



Prevenzione col vaccino


In Italia è disponibile un piano sanitario, contro i ceppi potenzialmente tumorali di HPV, che consente l’accesso gratuito al vaccino per le bambine e i bambini con meno di 12 anni.
Per conoscere le sedi dove poter effettuare la vaccinazione è bene rivolgersi all’ASST regionali di appartenenza.
A Niguarda presso l’Ostetricia e Ginecologia la vaccinazione anti HPV è rivolta alle giovani donne tra i 14-26 anni; per questa fascia d’età la prestazione non è in regime di esenzione.

 

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