Malattie cardiovascolari: i fattori di rischio

Esistono vari fattori di rischio che favoriscono lo svilupparsi della malattia cardiovascolare, in particolare la malattia aterosclerotica delle coronarie.
Ci sono quelli non modificabili e quelli modificabili.
Non si possono modificare:
Età: il rischio di malattia cardiovascolare cresce con l’età.
Sesso: le donne fino alla menopausa sono più protette degli uomini, perché gli ormoni femminili svolgono un’azione protettiva sulle arterie.
Familiarità: sono maggiormente a rischio coloro che hanno in famiglia genitori o parenti stretti con problemi coronarici.
Si possono invece modificare:
con la giusta informazione, con l’aiuto di specialisti ma soprattutto con la volontà e la costanza, i seguenti fattori di rischio:
• alimentazione scorretta
• diabete mellito
• dislipidemia (colesterolo alto)
• fumo
• ipertensione arteriosa (pressione alta)
• obesità
• sedentarietà
• stress
Fattori di rischio
Alimentazione:
Frutta e verdura: “give me five”
Frutta e verdura di stagione sono un toccasana per il cuore. Da sempre i nutrizionisti ne raccomandano almeno 5 porzioni al giorno (meno in caso di diabete). Sono povere di grassi, ricche di vitamine, sali minerali e fibre: limitano l’assorbimento dei grassi, favorendo l’abbassamento del colesterolo, il nemico delle arterie. Combattono l’aterosclerosi anche le noci, nocciole e mandorle.
Cereali integrali e legumi
Sì a pane, pasta e riso, rigorosamente integrali. Per il loro contenuto di fibre, proteine e sali minerali, soprattutto il ferro, vanno consumati regolarmente anche i legumi (fagioli, ceci, lenticchie).
Pesce: due, anzi tre volte a settimana
È importantissimo inserire nel nostro menu il pesce, due o tre volte a settimana: è un cibo poco calorico e ricco di sostanze amiche del cuore e delle arterie, quali gli acidi grassi omega-3.
Carne, attenzione alla rossa
Chi non può fare a meno della carne, porti a tavola (non tutti i giorni) pollo, tacchino o coniglio, riducendo la quota di carni rosse, tra cui i salumi (compresi prosciutto cotto e crudo), unica eccezione: la bresaola. Sconsigliato anche il vitello che contiene molto colesterolo.
Uova? Sì, ma con moderazione
Il vostro cuore vi ringrazierà se limiterete a 2 uova il consumo settimanale (facendo attenzione anche a quelle contenute negli altri alimenti). Va ricordato che il colesterolo è concentrato nel tuorlo, mentre l’albume contiene prevalentemente proteine.
Latticini: solo se con pochi grassi
Sono promossi il latte e lo yogurt scremati. Purtroppo non esistono formaggi magri, nemmeno quelli “light”. Basta controllare il contenuto dei grassi in etichetta: supera sempre il 10%. L’ottimo Parmigiano, ad esempio, ha il 40% di grassi.
Ok, la cottura è giusta
Oltre a scegliere i cibi giusti, dovrete anche cucinarli e condirli in modo corretto: evitate il burro e la panna, preferite l’olio extravergine di oliva a crudo. Spezie e aromi potranno esservi di aiuto nel limitare il consumo di sale. Sì alla cottura alla griglia o al vapore, no alle fritture.
Come dissetarci in modo salutare?
Tanta acqua e niente bevande gassate e zuccherate. Per quanto riguarda gli alcolici, l’unica eccezione è rappresentata da uno-due bicchieri di vino al giorno, meglio se rosso.
Ipercolesterolemia
Non bisogna dimenticare che il colesterolo è un elemento energetico di cui ha bisogno il nostro corpo, viene assunto con i cibi ma anche prodotto dal nostro organismo. Tuttavia il colesterolo troppo alto diventa un nemico del nostro benessere in quanto si deposita sulle pareti delle arterie, danneggia i vasi e favorisce la formazione delle placche, quindi un restringimento delle arterie.
Quali sono i livelli ottimali di colesterolo?
Colesterolo totale inferiore a 180mg/dl, Colesterolo LDL inferiore a 100mg/dl (inferiore a 70 mg/dl dopo infarto/angina instabile) e Colesterolo HDL superiore a 45mg/dl
Come si possono diminuire i livelli di colesterolo?
Evitare i cibi ricchi di grassi saturi (il burro, la carne rossa, il lardo ed i grassi animali in genere, il gelato, l’olio di cocco e di palma, il latte intero) ma prediligere i cibi ricchi di grassi insaturi che esercitano un’azione protettiva sulle arterie, dedicarsi ad un’attività fisica regolare; assumere farmaci ipocolesterolemizzanti, se indicato dal medico.
Va detto che la riduzione del colesterolo è spesso lenta e graduale. Bisogna quindi non avere fretta nel voler vedere i risultati per non creare false aspettative e conseguenti delusioni che portano all’abbandono delle misure intraprese.
Fumo
È uno dei principali fattori di rischio per la nostra salute:
• provoca il cancro alle vie respiratorie, la bronchite cronica, i disturbi circolatori soprattutto a carico del cuore, del cervello ed degli arti;
• riduce la quantità di ossigeno che arriva al cuore e alle cellule;
• danneggia le pareti delle arterie, favorisce l’accumulo di grassi e porta ad un progressivo restringimento dei vasi sanguigni;
• alza la pressione arteriosa;
• favorisce le aritmie
E' un fattore di rischio che possiamo ABOLIRE COMPLETAMENTE!!
Bisogna tener presente che non c’è un livello al di sotto del quale il fumo non fa mal : zero è comunque meglio di una sigaretta!
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