Preparazione gastroscopia: bisogna sospendere i farmaci?

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Da tutti è conosciuta come gastroscopia, ma il nome specifico dell’esame è esofagogastroduodenoscopia (EDGS). Cosa bisogna tenere a mente come preparazione alla gastroscopia? Si tratta di una procedura che permette di esaminare l’interno dell’esofago, dello stomaco e del duodeno con una sonda flessibile del diametro variabile da 6 a 12 mm, che viene introdotta dalla bocca. 

 

Preparazione per la gastroscopia dieta e digiuno

Per la gastroscopia non esiste una preparazione specifica: occorre semplicemente essere a digiuno da almeno 12 ore (è consentita solamente l’assunzione di acqua, eventualmente anche zuccherata, fino a tre ore prima dall’esecuzione dell’esame). Per quanto riguarda la preparazione alla gastroscopia e la dieta è bene non assumere fibre la sera precedente l’esame. 

 

Per fare la gastroscopia bisogna sospendere i farmaci?

Nel caso in cui il paziente sia in terapia con farmaci da assumere al mattino, si consiglia di ingerirli con poca acqua. Non devono essere somministrati antiacidi. I pazienti in terapia anticoagulante o affetti da patologie a rischio emorragico (cirrosi epatica, emofilia, piastrinopenia, coagulopatie, ecc) vanno sottoposti per tempo a specifici esami del sangue. Queste sono le indicazioni principali da tenere a mente per la sospensione dei farmaci in caso di gastroscopia.

 

Finalità dell’esame e gastroscopia con biopsia

L’esame consente di diagnosticare con precisione numerose patologie del tratto digerente superiore come: esofagite, gastrite, ulcere, polipi e tumori. Alcune diagnosi (ad esempio per la malattia celiaca, la gastrite e l’ulcera) richiedono un prelievo bioptico- gastroscopia con biopsia- eseguito in modo indolore. 

 

La gastroscopia fa male o è fastidiosa?

La procedura non è dolorosa e comporta solo un lieve fastidio nel momento dell’introduzione della sonda. Il regolare svolgimento delle manovre endoscopiche necessita in parte anche del contributo del paziente, che viene invitato a collaborare mantenendo un atteggiamento rilassato, aiutando con la deglutizione il transito della sonda nel primo passaggio dalla faringe. 

 

Anestesia: la gastroscopia con sedazione

La procedura viene eseguita dopo aver praticato un’anestesia locale con un spray di sostanza anestetica spruzzato nell’area del farige. Su richiesta del paziente o per esigenze tecniche dell’endoscopista, si può eseguire una gastroscopia con sedazione endovenosa cosciente (iniezione endovenosa di benzodiazepine). In tal caso, oltre ad essere indicata la presenza di un accompagnatore, al termine dell’esame il paziente viene fatto aspettare in sala di osservazione fino alla scomparsa degli effetti della sedazione. È comunque sconsigliato guidare o dedicarsi a lavori che richiedano attenzione per almeno 6 ore. L’alimentazione generalmente può riprendere dopo 20-30 minuti dal termine dell’esame, tranne in casi particolari che saranno eventualmente indicati dal medico endoscopista.

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