PROBLEMI DI UDITO Sordità infantile

In Italia ogni anno nascono circa 600 bambini con sordità neurosensoriale profonda.
La sordità ha un’incidenza dell’1-3 per 1000 nuovi nati;
La causa genetica è presente in una percentuale importante di casi (circa il 60%), mentre negli altri casi è dovuta a cause prenatali (patologie dell’embrione: infezioni, virus della rosolia…), neonatali (anossia ed ittero) o postnatali (tossiche, infiammatorie, meccaniche, vascolari…).

A questo problema rispondono i centri della “Rete Udito” della Regione Lombardia,  con l’obiettivo di estendere lo screening audiologico a tutti i centri nascita della Regione. 

Il nostro Ospedale offre un iter diagnostico completo per tutti i nuovi nati a Niguarda, grazie alla collaborazione multidisciplinare tra il centro di otofoniatria infantile e le diverse specializzazioni: neonatologia, neurofiosiopatologia, audiologia, otorinolaringoiatria, genetica e neuropsichiatria infantile.


Diagnosi audiologica

 

Appena nati il test in reparto
Esistono 2 primi test eseguiti in neonatologia  per stabilire se il neonato ha problemi di udito: le otoemissioni acustiche (OAE) e i potenziali uditivi evocati (aABR). Entrambi vengono eseguiti dal personale del nido prima della dimissione (gli aABR solo in caso di risultato patologico alle otoemissiomi acustiche) posizionando una piccola sonda nel condotto uditivo esterno. Tutti i neonati dimessi dalla terapia intensiva vengono invece sottoposti al test degli aABR.
Se gli aABR risultano alterati, il neonato viene affidato alla Neurofisiopatologia dove viene svolto il test dei potenziali evocati uditivi soglia (ABR), metodica più completa per dare più informazioni sulla soglia uditiva e sulle patologie del nervo acustico e del tronco encefalico.
Se anche questi esami risulteranno alterati il neonato viene affidato al servizio di otofoniatria infantile (del reparto di Otorinolaringoiatria), dove vengono effettuati esami più specifici per confermare e valutare il grado della perdita uditiva (quali esame impedenziometrico, audiometria comportamentale e potenziali evocati dell’udito di soglia).
Confermata la diagnosi di sordità il piccolo paziente verrà sottoposto ai trattamenti più idonei che prevedono la protesizzazione acustica e la riabilitazione logopedica.
Successivamente (entro i due anni di vita) i bambini con sordità profonda saranno sottoposti ad impianto cocleare.


Diagnosi genetica

 

I test per le famiglie a rischio.
Data l’elevata percentuale di alterazioni genetiche e quindi ereditarie che determinano l’insorgenza della sordità, una volta escluse le cause ambientali o infettive, dovrebbe essere proposta a tutti i pazienti una consulenza genetica con un adeguato test di biologia molecolare, che permette di formulare alle famiglie un rischio riproduttivo corretto.

 

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