Traumi addominali: con la chiusura temporanea l’intervento si “mette in pausa” e si facilita il recupero


In caso di traumi addominali, oggi si può programmare l’intervento in più sessioni (nell’arco di più giorni) grazie a delle tecniche di chiusura provvisoria della parete tra una procedura e l’altra. Si tratta di una possibilità in più che il Trauma Team di Niguarda usa già da diversi anni. “Pensiamo ad esempio ad un paziente che giunge in ospedale per un incidente e che ha subito un trauma al fegato - sottolinea il Direttore del Trauma Team -. Inizialmente l’équipe si concentra sugli interventi più urgenti, salva-vita, come ad esempio le misure necessarie per contrastare l’emorragia. Dopo qualche giorno in terapia intensiva, quando il paziente avrà recuperato le sue funzioni vitali e sarà in grado di sottoporsi ad un nuovo intervento, si ritornerà in sala operatoria per concentrarsi sulla riparazione definitiva dell’organo lesionato e le altre misure necessarie. Con una grossa differenza rispetto al passato. Tra un intervento e l’altro oggi possiamo, infatti, contare su nuove tecnologie che ci permettono di non richiudere l’addome in maniera classica, ma provvisoriamente in modo da ritornare più facilmente sull’area da trattare”. Questa procedura è usata a Niguarda nel 15-20% dei traumi addominali gravi.


Tutto questo è possibile grazie a dei dispositivi che in termini tecnici consentono una “chiusura temporanea dell’addome in pressione negativa”. “Per realizzarla - spiega lo specialista - si utilizzano dei materiali fatti di una plastica speciale ed una spugna ad hoc che fungono da barriera tra il mondo esterno e gli organi addominali; un sistema aspirativo connesso con questa parete artificiale consente, inoltre, di assorbire i liquidi nella cavità. Un computer, poi, controlla la tenuta stagna della chiusura ed il valore di pressione negativa”. Questo accorgimento si mantiene per tutto il tempo che intercorre tra un intervento e l’altro e lo studio ha confermato come questo sia uno dei fattori chiave che rende questa tecnica vantaggiosa.


Non solo per stabilizzare i casi di grave emorragia, le conclusioni del lavoro indicano altre problematiche in cui l’intervento di chiusura temporanea è da prendere in considerazione perché offre risultati migliori. “Come nel caso di infezioni importanti - indica il medico -. L’apertura temporanea insieme con l’aspirazione esercitata dalla pressione negativa consentono infatti un miglior drenaggio dell’addome. La parete artificiale provvisoria, inoltre, è da preferire nei casi in cui una chiusura definitiva porterebbe ad un aumento incontrollato della pressione addominale. In questo modo si prevengono possibili problemi respiratori ed eventuali affaticamenti del cuore”.


Il Trauma Teamè l’équipe multidisciplinare di Niguarda dedicata alla gestione dei pazienti traumatizzati, come ad esempio vittime di incidenti stradali, aggressioni o cadute da altezze importanti, trasportati in ospedale con un codice di priorità per l’emergenza-urgenza. Gli specialisti coinvolti sono principalmente chirurghi generali, plastici, maxillo-facciali, anestesisti, ortopedici, neurochirurghi, radiologi, tecnici, infermieri e ausiliari che garantiscono un servizio attivo h24.

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