Tumore al testicolo: l'importanza dell'autopalpazione

Rappresentano circa l’1% di tutti i tumori che possono interessare l’uomo, e il 3-10% di quelli che colpiscono l’apparato urogenitale maschile.
I tumori del testicolo sono rari e colpiscono soprattutto la popolazione giovane, in genere tra i 15 e i 45 anni. Negli ultimi 30 anni si è osservato un aumento della frequenza, tuttavia, la mortalità è significativamente diminuita, a testimonianza dei significativi progressi raggiunti nella terapia. Ne abbiamo parlato con il Direttore dell’Urologia.


Facciamo una panoramica: esistono diverse forme… 

I tumori testicolari possono originare dalle cellule germinali, cioè da quelle che danno origine agli spermatozoi, oppure – molto più raramente – dalle cellule che formano l’impalcatura dove si trovano i tubuli seminiferi, ovvero quei condotti in cui gli spermatozoi vengono prodotti e maturano. I tumori germinali si dividono poi in due grandi gruppi: i seminomi,che rappresentano circa la metà dei casi, e inon seminomi.


Come si scopre?

Di solito è un nodulo al testicolo ad attirare l’attenzione.
Spesso è una sorta di irregolarità rispetto alla superficie liscia, che non comporta dolore.In altri casi, invece, il tumore si associa a un gonfiore o, più raramente, a un senso di pesantezza del testicolo stesso. Per questo è importante che gli uomini imparino a fare un’autopalpazione dei testicoli con regolarità, così come le donne lo fanno per il tumore al seno. E’ importante per scoprire in tempo eventuali anomalie.


La prevenzione scatta fin dall’infanzia?

Sì, è importante che i genitori facciano controllare i bambini dal pediatra di riferimento, per escludere un preciso fattore di rischio: il criptorchidismo, ovvero quella condizione patologica caratterizzata dalla mancata discesa di uno o
di entrambi i testicoli, che possono rimanere sia all’interno dell’addome che lungo il canale inguinale. Una correzione di questa condizione entro i primi anni di vita riduce il rischio e facilita la diagnosi precoce.


Come si cura questo tipo di tumore?

La chirurgia rappresenta il primo passo e all’asportazione del testicolo, segue – se il paziente lo desidera - il posizionamento di una protesi testicolare.In sede multidisciplinare nel Niguarda Cancer Center tutti i casi vengono valutati complessivamente secondo le caratteristiche individuali e il rischio di recidiva: in alcuni viene prescritta una terapia medica oncologica o una radioterapia post-chirurgica.
La percentuale di guarigione è molto alta, soprattutto se la diagnosi è precoce ma è possibile anche nei casi di malattia ad uno stadio più avanzato. Inoltre se le terapie mettono a rischio la fertilità, si possono preservare dei campioni di liquido seminale nei centri di crioconservazione gametica, come quello presente a Niguarda. 

Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica.

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