UN ORECCHIO BIONICO PER TORNARE A SENTIRE
Impianto cocleare per la sordità
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Si scrive ipoacusia, si legge sordità.
Oltre 8 milioni di italiani, pari a più del 12% della popolazione, ne sono interessati. Quando colpisce l’età infantile in forma grave può provocare severe alterazioni nello sviluppo con conseguenti problemi nella comunicazione e nell’assetto psicologico, oltre a gravi situazioni di disagio nelle famiglie.
Ne parliamo con Angelo Placentino, Otorinolaringoiatria.
Diagnosi precoce, protesizzazione acustica e terapia logopedia possono evitare tali drammatiche conseguenze. Nel caso di sordità profonde congenite o acquisite, quando la protesi acustica non dà più un’amplificazione adeguata, l’indicazione è l’impianto cocleare. Si tratta di un vero e proprio orecchio bionico che by-passa le cellule distrutte della coclea, andando a stimolare direttamente il nervo che porta l’impulso al cervello per la sua elaborazione. L’impianto consta di una parte esterna e una interna.
La parte esterna è costituita da un microfono, che rileva gli stimoli sonori dell’ambiente, un processore che li elabora e un’antenna che trasmette il segnale modulato in radiofrequenza alla parte interna.
Costituita da un ricevitore-stimolatore e un multielettrodo (o array), la parte interna trasforma il segnale acustico in segnale elettrico stimolando direttamente le fibre del nervo, corrispondenti alle varie frequenze dello spettro sonoro.
La parte interna è impiantata mediante intervento chirurgico, effettuato in anestesia generale, della durata di circa 2 ore.
La tecnica adottata dalla nostra équipe ha un approccio mininvasivo e viene effettuata mediante una piccola incisione retroauricolare. L’impianto viene attivato a distanza di 2\4 settimane dall’intervento.
Questo tipo di intervento si effettua nel nostro ospedale.
Quando la sordità è in culla
Data l’elevata percentuale di alterazioni genetiche e quindi ereditarie che determinano l’insorgenza della sordità, una volta escluse le cause ambientali, dovrebbe essere proposta a tutti i pazienti una consulenza genetica con un adeguato test di biologia molecolare. A Niguarda il test è disponibile ed è effettuato presso il Laboratorio di Genetica Medica. Attualmente sono 3 i geni che più frequentemente sono associati alla patologia (le loro alterazioni sono presenti in circa il 45% dei pazienti affetti da sordità ereditaria); la loro diagnosi molecolare permette di affrontare la gravidanza consapevoli dei fattori di rischio.
In Foto "Esempio di impianto cocleare":
1) Retroauricolare: contiene i microfoni ed il processore
esterno, capta i suoni e li converte in segnali digitali;
2) Antenna: trasmette i segnali digitali al processore interno;
3) Parte interna (ricevitore-stimolatore): riceve le informazioni
dal processore esterno e li trasforma in
micro-impulsi elettrici che invia agli elettrodi intracocleari;
4) Elettrodi intracocleari: stimolano il nervo sensoriale
che porta il messaggio al cervello.
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