Vista del bambino: a che età il primo controllo?

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La vista fornisce l'80% delle interazioni sul mondo circostante. Secondo i dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità, la disabilita visiva colpisce circa 253 milioni di persone nel mondo, ed è evitabile in oltre l'80% dei casi. Basterebbe prendersene cura a partire da quando si è piccoli. L'età giusta per sottoporre i bambini a un controllo visivo dipende dalla famiglia di origine. Se i genitori sono affetti da patologie oculistiche congenite, come cataratta o glaucoma, il controllo va fatto alla nascita. Se sono portatori di occhiali, la visita va fatta entro il pruno anno di età. Negli altri casi la prima visita vera e propria va fatta a tre anni.

Essere tempestivi...



L'oculista pediatrico può rendersi conto se un bambino anche molto piccolo soffre di problemi visivi. Ai piccoli che non conoscono ancora i numeri o l'alfabeto, vengono presentati in grandezza decrescente, tabelle particolari con simboli noti al mondo infantile, in modo da rilevare il grado di acutezza visiva sviluppato. La parte meno amata della visita, ma spesso utile, è quella in cui si usano i colliri per dilatare la pupilla. Le gocce permettono all'oculista di mimare i difetti di rifrazione, ovvero miopia, ipermetropia e astigmatismo, di esaminare la parte interna dell’occhio.

Quali sono i disturbi più frequenti?



Le patologie più comuni nell'infanzia sono lo strabismo, in cui gli assi visivi non sono paralleli, l'ambliopia, ovvero lo sviluppo visivo ridotto di uno o entrambi gli occhi (occhio pigro) e i vizi di refrazione, come miopia, la difficoltà nella visione da lontano, l'astigmatismo, con la percezione delle immagini sfocate e distorte a qualsiasi distanza e l'ipermetropia cioè la visione sfocata degli oggetti vicini. Quest'ultimo difetto è molto frequente tra i bambini Un basso grado di iper-metropia è normale e tende a ridursi mano a mano che il bulbo oculare si ingrandisce con la crescita del bambino. Per una ipcrmetropia più elevata è necessaria la correzione con gli occhiali. Per migliorare la capacità visiva dell'ambliopia il trattamento principale è l'occlusione dell'occhio sano, con una pellicola sulla lente, per far lavorare l'occhio pigro.

I consigli per i genitori, sulla scelta degli occhiali?



Gli occhiali non devono avere parti spigolose e le cerniere non devono essere esposte, perché i bambini sono più soggetti a cadute e piccoli incidenti con i coetanei, come gomitate o pallonate. Il peso dev'essere ridotto al minimo, le lenti è meglio che siano infrangibili e fotocromatiche perché permettono di fornire adeguata protezione dai raggi solali. Per far sì che il bambino accetti di indossare gli occhiali è necessaria la collaborazione dei genitori. Un consiglio è quello di farglieli indossare per la prima volta non a casa, ma quando va a scuola. Nell'ambiente domestico i genitori tendono a fare domande del tipo "ci vedi bene?", che non vanno assolutamente fatte. Meglio che l'impatto sia a scuola, perché il rapporto con la maestra è sicuramente diverso da quello con mamma e papà.

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