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Un pizzico di sale iodato per la tiroide


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sale iodato per tiroide
Ne abbiamo parlato con:
Marco
Boniardi


Chirurgo

Sulle nostre tavole il consumo di sale va ridotto e in particolare andrebbe preferito quello iodato, arricchito cioè con il micronutriente essenziale per il buon funzionamento della tiroide. Ne abbiamo parlato con lo specialista Marco Boniardi, che si occupa di chirurgia della tiroide.

Perché lo iodio è importante
È un micronutriente essenziale che contribuisce allo sviluppo e al funzionamento della tiroide. Questa ghiandola, posta alla base del collo, produce due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), che contengono iodio nella loro struttura chimica. Questi ormoni regolano numerosi processi metabolici e svolgono un ruolo importantissimo nelle prime fasi di crescita e nello sviluppo di diversi organi, in particolare del cervello.

Rischio gozzo
Se lo iodio nella dieta è carente la tiroide, nel tentativo di lavorare di più e compensarne la carenza, aumenta di volume e diventa ipertrofica. Per questo il disturbo da deficit di iodio più frequente è il gozzo.

Buone fonti di iodio
Gli alimenti più ricchi di iodio sono i pesci di mare ed i crostacei. Anche le uova, il latte e la carne ne contengono quantità importanti. Quantità minori sono contenute nei vegetali e nella frutta. Sulla base di studi specifici condotti sulla popolazione, è emerso che la quantità media assunta normalmente con la dieta è insufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio, per questo bisognerebbe integrare con il consumo di sale iodato.

Che cos’è il sale arricchito di iodio?
Si tratta del comune sale da cucina a cui sono stati aggiunti dei sali di iodio. Questo prodotto ha lo stesso aspetto del sale da cucina e non presenta odori o sapori particolari, né altera quello dei cibi a cui viene aggiunto.

Il fabbisogno di iodio… senza esagerare
Il sale iodato va utilizzato come il normale sale da cucina e nelle stesse quantità. L'assunzione giornaliera di iodio consigliata è di 150 microgrammi per gli adulti, di 175 microgrammi per le donne incinte e 200 microgrammi per le donne che allattano. In aggiunta a quello già fornito con la dieta, ogni grammo di sale arricchito di iodio ci fornisce 30 microgrammi di iodio in più, ovvero, nel caso di un individuo adulto, 1/5 di quello che è necessario assumere ogni giorno. È molto importante ricordare, però, che il sale iodato è pur sempre sale ed è quindi necessario non abusarne.

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