Il nome sembra quello di una patologia rara, ma non è così. La sindrome metabolica è più comune di quello che si può pensare e può riguardare anche te. Per la diagnosi di sindrome metabolica è necessaria la coesistenza di almeno 3 dei seguenti fattori di rischio.
- Circonferenza vita superiore a 102 cm (uomo) o 88 cm (donna);
- Ipertensione arteriosa con valori superiori a 130 mmHg, per la massima, e 85 mmHg, per la minima;
- Colesterolo HDL inferiore 40 mg/dl (uomo) o 50 mg/dl(donna);
- Trigliceridi oltre i 150 mg/dl;
- Glicemia superiore a 110 mg/dl.
Per conoscerla meglio abbiamo fatto qualche domanda a
Fabrizio Colombo, Direttore del Dipartimento Medico Polispecialistico.
Quale rischio comporta questa condizione per la nostra salute?
La sindrome metabolica, chiamata in passato anche “sindrome-x” o “sindrome da insulinoresistenza”, è una condizione complessa che colpisce circa il 20-25% della popolazione. Studi recenti dimostrano che i pazienti affetti da sindrome metabolica presentano un rischio aumentato di 2-3 volte rispetto alla popolazione generale di sviluppare complicanze cardiovascolari e ictus.
Che consigli pratici seguire?
Una dieta adeguata, il giusto movimento fisico ed eventualmente il ricorso ai farmaci. Alcuni studi dimostrano come sia sufficiente un calo ponderale del 10% del peso corporeo iniziale per avere una riduzione dell’insulino-resistenza e di conseguenza anche una riduzione del rischio di sviluppare le complicanze legate.
Come contrastare la sindrome metabolica
- Abolire il fumo
- Dimagrire, portando l’indice di massa corporea (il rapporto tra il peso, espresso in Kg, e il quadrato dell'altezza, espressa in m) sotto 25
- Ridurre il consumo di alcolici (sotto i 20-30 g al giorno di alcol etilico, corrispondenti a 2-3 bicchieri di vino per l’uomo; sotto i 10-20 g al giorno o 1-2 bicchieri di vino per la donna)
- Svolgere un’attività fisica aerobica moderata (camminate, nuoto, jogging, bicicletta) per 30-45 minuti al giorno
- Ridurre il consumo di sale con la dieta (non più di 5 g al giorno)
- Aumentare l’apporto di frutta e verdura (4-5 porzioni al giorno, pari circa a 300g)
- Ridurre la quantità di grassi alimentari, soprattutto saturi (quelli contenuti nella carne rossa, nel burro e nei formaggi grassi).